Mentre ringraziamo per il sostegno avuto nel progetto presentato l’anno scorso di limitare l’assistenza a persone idonee al lavoro, favorendo iniziative redditizie, rinnoviamo l’appello a continuare questa forma di solidarietà che ha dato buoni risultati. Si tratta di proporre a chi bussa alla nostra porta per un aiuto di, anziché fare l’elemosina, dialogare per vedere, anche con mini-progetti, di superare la difficoltà con un lavoro. L’esperienza ci dice che è la strada giusta.
Ecco alcuni esempi:
Abbiamo fornito di computer una giovane (figlia unica, orfana di padre, aveva dovuto licenziarsi dall’ufficio per assistere la madre malata) alla quale era stata offerta la possibilità di lavoro online
Ad un giovane artista Maconde, di origine mozambicana, che aveva subito un furto, abbiamo comprato gli strumenti di lavoro e materiale in legno per sculture. Era rimasto senza soldi perché durante il covid19, non essendoci turismo, aveva guadagnato pochissimo…
Ad un altro giovane, orfano di madre e papà disoccupato, abbiamo pagato le spese per la scuola guida e la licenza per esercitare la professione di autista.
A una signora, sola e senza lavoro, abbiamo provveduto l’importo a rendere agibile una casetta per poterla affittare ed avere una piccola entrata
Stiamo aiutando una mamma capofamiglia con figli a carico per avviare una piccola attività commerciale con il diritto a continuare i versamenti per la pensione, acquisito quando aveva un lavoro dipendente.
Gli esempi sopra riportati spiegano quanto siano efficaci gli aiuti per una attività redditizia. Le persone beneficiate non cessano di ringraziare perché, pur con difficoltà, non devono più elemosinare avendo ritrovato la loro dignità.
Il progetto finanzia
La consegna di piccole somme di denaro per avviare un'attività redditizia