Mongolia: piccola industria cucito artigianale per le mamme lavoratrici

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La missione di Arvaikheer è situata a pochi chilometri dal deserto del Gobi  uno dei luoghi più estremi della terra dovuto alle temperature fino a -40°C, tempeste di sabbia, di neve, e siccità accentuate dal cambiamento climatico. Il tutto provoca moria dei greggi e difficoltà di sopreavvivenza anche dei pastori nomadi abituati al clima. Per questo molte famiglie abbandonano il deserto, emigrano nelle regioni  e cittadine limitrofi come Arvaikheer  sperando in un futuro meno disagiato. Purtroppo non è così. Il lavoro scarseggia, il cibo e i vestiti costano molto. C’è il pericolo dell’alcool  (specialmente per gli uomini) ed alto  il rischio di trovarsi su “strade” non buone favorite dalla indigenza. Per venire incontro a questa realtà, la missione, alcuni anni fa  ha organizzato  un progetto di cucito  artigianale per le mamme  divenute lavoratrici provette capaci di produrre  capi collocabili sul mercato. Purtroppo le restrizioni del covid19 ed altre precarietà hanno interrotto il ritmo avviato. Occorre ricominciare daccapo.
Oggi aiutiamo una trentina di mamme lavoratrici “disoccupate”  bisognose di lavoro specialmente per superare il periodo invernale.  Per riattivare  il progetto abbiamo bisogno di comprare il materiale  per confezionare i capi artigianali da rilanciare allocandoli   attraverso alcuni canali di solidarietà nei quali confidiamo.  Per questo sollecitiamo un contributo di ripresa attività, che comprende anche la possibilità di retribuire le lavoratrici che sperano nel salario, come ancora di salvezza per la loro famiglia.

Il progetto finanzia

Acquisto di materiale per riavviare il laboratorio di cucito

La finalità

Dare una buon formazione sartoriale a donne per sostenere la famiglia

Benefici sperati

Donne con un impiego che migliorano le condizioni della loro famiglia